Digitalizzazione di Opere e Restauri: Intesa San Paolo – Restituzioni 2016

Restituzioni è un progetto nato oltre 20 anni fa dall’impegno di Intesa Sanpaolo per la salvaguardia, e la valorizzazione, dei beni storico-artistici dell’Italia. Consiste in un programma di restauri di opere appartenenti al patrimonio artistico nazionale, gestito in collaborazione con gli organismi pubblici competenti, le Soprintendenze archeologiche e storico-artistiche.

 

Grazie al progetto Restituzioni, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria ha individuato tra le opere bisognose di interventi conservativi il Cavaliere di casa Marafioti proveniente dal Museo Archeologico di Reggio Calabria. Intesa Sanpaolo ha supportato sia il restauro, sia per l’organizzazione di mostre temporanee che hanno permesso al grande pubblico di conoscere i risultati degli interventi, tramite anche la pubblicazione di specifici cataloghi.

La digi.Art per questa specifica opera ha prestato la propria collaborazione in qualità di Sponsor Tecnico di Intesa Sanpaolo, per la digitalizzazione del restauro del Cavaliere di casa Marafioti e il rilievo finalizzato alla creazione di un modello 3D dell’opera.

Le nuove tecnologie per il rilievo non invasivo sul “Cavaliere di Marafioti” utilizzate dalla digi.Art della dott.ssa Rosanna Pesce, hanno permesso ai restauratori Giuseppe Mantella e Sante Guido di ottenere un modello tridimensionale corrispondente al reale e texturizzato in alta definizione.

Le prime operazioni di scansione sul Cavaliere di casa Marafioti sono state effettuate con uno scanner tridimensionale a luce strutturata configurato appositamente tenendo conto delle condizioni ambientali e delle geometrie dell’oggetto, con particolare riferimento alle ampie zone in sottosquadro. Successivamente, per le zone di maggiore dettaglio è stato utilizzato uno scanner con tecnologia laser a triangolazione ottica.

Il modello tridimensionale grezzo è stato poi sottoposto a procedure di  correzione degli errori. Quindi è stato generato un modello poligonale a cui sono state associate le textures ottenute tramite un rilievo fotografico in altissima definizione.

Sono state integrate nel  modello tridimensionale le scansioni delle gammagrafie precedentemente realizzate sul Cavaliere di Marafioti, per fornire una visione completa anche delle modalità di fissaggio interno dei pezzi che compongono l’opera e degli interventi effettuati sulle cosiddette grappe di ancoraggio delle parti.

Infine, dopo che i restauratori hanno uniformato i toni di colore della superficie del Cavaliere, è stata ottenuta la colorazione digitale proiettando le foto sul modello 3D con il vertex color: generata la mappa UV sul modello, il colore è stato convertito ottenendo una texture precisa e fedele all’opera.

 

I risultati della scansione texturizzata, che hanno mirato alla creazione di un vero e proprio database 3D, consentiranno la formulazione di un’ipotesi ricostruttiva filologicamente corretta delle parti mancanti e di ipotizzare, tramite il digitale, una possibile originaria destinazione e collocazione del Cavaliere di casa Marafioti nel rispetto dell’opera e senza alcun rischio per la sua conservazione.

Dal 19 Marzo 2016, in seguito alle Giornate di Primavera del FAI, le Gallerie d’Italia di Piazza Scala hanno fatto da meravigliosa cornice all’esposizione del Cavaliere di Marafioti, terracotta policroma risalente al 425 – 400 a.C., che si configura come anteprima della mostra Restituzioni, organizzata e curata da Intesa Sanpaolo alle Gallerie d’Italia che sarà inaugurata ufficialmente il 31 marzo 2016 alle ore 17:30.

Per altre informazioni:

Gallerie d’Italia
Restituzioni
Giornate FAI di Primavera – Piazza della Scala

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